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SAPA a fianco del FAI nella tutela del patrimonio italiano
Mi ha colpito la notizia di qualche giorno fa che annunciava che in Etiopia sono stati piantati più di 353 milioni di alberi in meno di 12 ore.
Hai letto bene, 353 milioni.
Devo dirti la verità: a una prima lettura mi sembravano cifre esagerate.
Allora mi sono concesso un po’ di tempo per approfondire e ho controllato diversi siti, paragonando i dati: ebbene, tutto vero.
In seguito a una massiccia diminuzione della copertura forestale che è passata dal 35% di inizio ‘900 a soltanto il 4% attuale, il Governo ha attuato un programma per prevenire siccità e altri disguidi causati dalla deforestazione.
Sembra qualcosa di assurdo vero?
A prima vista sembra un progetto che ha qualcosa di irrealistico, tuttavia non è l’unica impresa di questo genere e rischia davvero di entrare nei guinness dei primati.
Ma la cosa che mi sorpreso maggiormente è un’altra.
Gli uffici pubblici sono rimasti chiusi per permettere ai dipendenti di prendere parte all’iniziativa, andandosi ad aggiungere ai volontari che hanno risposto alla chiamata. E l’operazione è riuscita.
Perché ho raccontato questa storia proprio a te?
Cosa voglio dire?
Due cose, principalmente.
La prima è che le imprese impossibili non esistono. O meglio: sono davvero un numero molto più ridotto rispetto a quello che si crede.
E te lo dico anche ripensando alla mia storia personale e alla storia della nostra azienda.
Sono stati tanti gli episodi in cui le possibilità di riuscita erano veramente scarse in partenza, ma il risultato ha poi ribaltato completamente le aspettative. So che puoi immaginare quelle situazioni.
Penso che nel nostro lavoro, che ha a che fare con scadenze, tempi stretti, consegne ma anche ambizioni, calcoli, necessità di risultati concreti sia quasi necessario scontrarsi con questo e farci i conti.
Un esempio?
Il momento in cui mi chiamarono da Detroit per dirmi che avevamo vinto il secondo posto all’Innovation Award per il Metodo One-Shot®.
Da poco avevamo industrializzato il nostro primo componente realizzato col metodo, Il Window Frame, e decidemmo di partecipare al contest più per ufficializzare quel nuovo prodotto che per una reale convinzione.
Su oltre 70 candidati – di grosso calibro! – SAPA salì sul podio, subito dopo Ford.
Pensavamo di non avere alcuna possibilità, ma quel giorno imparammo che l’impossibile è una categoria relativa.
La seconda cosa che questa notizia mi ha suggerito – ed è un’eredità che ci ha lasciato mio padre – è che non si può ignorare ciò che ci circonda.
Aggiungo io: non si può ignorare la bellezza che ci circonda.
Mi sono agganciato a questa notizia perché SAPA ha deciso di rinnovare il suo impegno a fianco del FAI – Fondo Ambientale Italiano.
Il FAI è una fondazione italiana che dal 1975 ha come obiettivo quello di tutelare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio artistico e naturale italiano attraverso il restauro e l’apertura al pubblico di alcuni beni storici, artistici o naturalistici.
Promuove l’educazione e la sensibilizzazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura dell’arte e della natura e una delle sue missioni è quella di vigilare in difesa del paesaggio e dei beni culturali italiani, come richiesto dalla nostra Costituzione.
Quello che fa oggi il FAI si avvicina molto ad un’impresa impossibile, ma al tempo stesso è il segno di un forte impegno per la comunità e della comunità.
Da sempre crediamo che la bellezza sia un aspetto fondamentale del nostro lavoro, così come della vita di ognuno di noi.
Crediamo anche che vivere un territorio significhi conoscerlo nel profondo e apprezzarlo: il FAI con le sue iniziative rende questa possibilità accessibile a tutti.
Mi piace pensare che esista una sorta di baratto coi luoghi che ci hanno fatto crescere e che noi, a nostra volta, abbiamo fatto crescere col lavoro di questi anni.
Per questi motivi, ancora una volta abbiamo deciso di estendere questa enorme possibilità di scoperta a chi ogni giorno lavora con noi.
I dipendenti avranno la possibilità di accedere a numerosi beni FAI, di partecipare a visite, escursioni e eventi e di entrare a fare parte della comunità FAI che, insieme, costruisce una rete di impegno verso le bellezze del nostro paese.
Sono le persone a fare la differenza, diceva mio padre. Noi lo ripetiamo sempre e non smettiamo di crederci.
A presto.
Giovanni Affinita,
Executive Director e Membro del Consiglio di Amministrazione di SAPA
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