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LIVE FROM IZB 2018, GIORNO 1: il console Giorgio Taborri inaugura lo stand di SAPA e inizia la corsa per diventare One-Shot Expert
Si dice spesso che il primo giorno non si scorda mai.
E ieri, durante l’inaugurazione dell’IZB, penso di avere capito il perché.
Nel nostro lavoro, lo sai bene anche tu, facciamo spesso caso al cosa siamo abituati a produrre, ideare, presentare innovazioni e per noi è fondamentale che siano qualcosa di unico, di ben fatto.
Proprio per questo ci capita – almeno a me capita diverse volte – di non fare caso al come sto vivendo quel preciso momento, magari perché troppo concentrato sull’esposizione o sul prodotto stesso.
Ieri però ho avuto l’occasione di accorgermi di quanta carica emotiva e di entusiasmo fosse presente lì, nel nostro stand.
Non soltanto in me che, devo ammetterlo, ero davvero entusiasta e non vedevo l’ora di iniziare, ma anche in tutti coloro che hanno preparato per mesi questa esposizione e che ora erano lì pronti a “salire sul palcoscenico”.
Era quella l’energia del primo giorno che poi rimane nel tempo, non tanto gli avvenimenti, quelli piano piano si dimenticano e si confondono. No.
Ieri, mentre Giorgio Taborri, il console italiano ad Hannover, si avvicinava alla fascia con le forbici in mano ho pensato che quello era uno di quei momenti che non avrei scordato facilmente.
Il perché è molto semplice: averlo con noi è stato un ulteriore segno di riconoscimento per il lavoro che SAPA sta portando avanti e che, sempre più, viene riconosciuto e apprezzato non solo in Italia ma soprattutto in Europa.
Dopo l’inaugurazione ufficiale e i saluti delle varie istituzioni, lo stand si è riempito di giornalisti, curiosi, ma soprattutto di ingegneri interessati a conoscere il Metodo One-Shot® e a completare il percorso per diventare One-Shot® Expert.
È proprio questa la particolarità riservata a chi, in questi giorni, verrà a trovarci: la possibilità di conoscere tutti quei segreti che hanno reso il Metodo One-Shot® il più veloce al mondo nella produzione di componenti auto, riuscendo a mantenere alta la produttività e le performance qualitative ma risparmiando sui costi e ottenendo pezzi più leggeri, ovviamente in minor tempo.
Per tutta la giornata, lo stand 1201 nella Hall 1 è stato un via vai continuo.
Hai presente quando, subito dopo il tramonto, si butta un vento fresco che increspa il mare e le piccole onde che arrivano a riva non si fermano mai?
Pensi che la prossima sia l’ultima e invece ne arriva subito un’altra. Ecco, esattamente così.
È una strana bella sensazione.
Intanto è la sensazione di chi vede i frutti del proprio lavoro e del proprio impegno.
In secondo luogo è l’impressione che il proprio sogno possa davvero diventare un progetto condiviso da tanti.
A presto.
Giovanni Affinita
Executive Director e membro del Consiglio di Amministrazione di SAPA
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