Lavoro e istruzione, perché accompagniamo per mano i figli dei dipendenti SAPA

Immagina di pensare a una grande azienda multinazionale.

Puoi immaginare grandi uffici, su più piani e livelli. Immensi capannoni di produzione dislocati in ogni angolo del globo.

Pensa all’immagine di una piramide ribaltata: con al vertice i dirigenti, scendendo i gruppi manageriali, e andando sempre più in basso potrai trovare i ruoli più operativi.

Viene spontaneo, quando pensi a un’azienda strutturata, immaginare a una gerarchia, un organigramma complesso, composto da infinite caselline, una di seguito all’altra, in ordine decrescente di importanza.

È normale pensare che in una realtà simile le trafile burocratiche siano all’ordine del giorno, che le comunicazioni siano dilatate, che le relazioni siano un po’ impersonali.

Pensi più ai numeri che alle persone.

Però, oggi, voglio accompagnarti all’interno degli uffici e degli stabilimenti SAPA. Voglio farti respirare la nostra aria.

Quando entri ad Arpaia, coi monti sibillini alle tue spalle, troverai due anelli ben saldi e legati fra loro. Gli uffici e la produzione.

Da una parte tutte le persone che amministrano l’azienda e dall’altra, intrecciata, tutti i lavoratori che operano con le mani sui nostri prodotti.

In SAPA non esistono muri burocratici, esistono le porte aperte per poter dialogare, portare problemi e confrontarsi sulle soluzioni.

Uno stile nato con Angelo Affinita e che oggi è ancora l’asse portante di SAPA.

Nessuna porta è mai chiusa, e nessuna persona è mai irraggiungibile.

Certo, ognuno ha un ruolo ben definitivo in SAPA, e in quel ruolo la persona ci offre il massimo del suo potenziale.

I due anelli della catena misurano lo stesso peso e valgono la stessa importanza, pur svolgendo ruoli differenti.

Ma ciò che per noi realmente conta è il contributo umano – oltre che professionale – che ogni persona ci può donare. Il capitale umano, questo è il cuore pulsante di SAPA.

Per tutelare l’aspetto più umano dei nostri lavoratori SAPA ha deciso di puntare direttamente a loro: i figli dei suoi dipendenti.

Chi più dei figli rappresenta il cuore dei padri e delle madri che lavorano per noi? Quale bene è più prezioso di loro? Nessuno.

È per questo motivo che quest’anno abbiamo deciso di proteggere con un’attenzione in più il nostro capitale umano.

Quest’anno tutti i lavoratori degli stabilimenti del gruppo SAPA, con reddito famigliare fino a 22.000 euro, riceveranno un buono per contribuire all’acquisto dei libri scolastici pari a 100 euro per ogni figlio minorenne.

Il Codice Etico di SAPA rappresenta la naturale evoluzione della visione imprenditoriale del nostro fondatore, Angelo Affinita, orientata da sempre allo sviluppo e alla crescita delle persone e all’impegno nei confronti delle nuove generazioni.

Una visione tramandata di generazione in generazione che ha costruito tanti progetti volti al sociale e ai giovani, patrocinati dall’azienda e dalla Fondazione Angelo Affinita.

Non ultima l’opportunità offerta a tutti gli studenti universitari di vincere una borsa di studio, grazie al Premio Angelo Affinita, della Fondazione Angelo Affinita.

Un bando di concorso europeo appena concluso, che prevede l’assegnazione di tre premi a tesi di laurea da 22.000 euro, con la partecipazione di centinaia di studenti italiani e stranieri.

Quando pensiamo ai nostri dipendenti pensiamo prima di tutto alle loro famiglie. Pensiamo che uno dei motivi principali – insieme alla volontà di realizzazione professionale – che spinge i nostri lavoratori a dare ogni giorno di più, siano i figli.

Tutelare in particolar modo le fasce più deboli economicamente significa per noi dare più forza e solidità alle nostre famiglie.

Un buono di un centinaio di euro sicuramente non cambierà le vite dei nostri dipendenti, ma forse regalerà un messaggio di fiducia ai loro figli.

Un messaggio chiaro: l’istruzione e la formazione sono il bene più grande.

Per questo abbiamo deciso di accompagnarli in questo modo, perché insegnare a pescare è molto più efficace che donare un pesce.